Castel del Monte

Sulle pendici del Monte Bolza, a oltre 1300 metri di altitudine, Castel del Monte appare all’improvviso, come un miraggio tra le montagne del Gran Sasso. Le sue case di pietra, addossate le une alle altre, sembrano nascondersi dal vento e custodire storie antiche, racconti di pastori, monaci e viandanti che da secoli attraversano queste terre d’Abruzzo.

Qui, dove il cielo è più vicino e l’aria più limpida, tutto parla di autenticità: i silenzi che riempiono le strade, le porte scolpite dal tempo, gli sguardi fieri di chi ancora abita il borgo. Castel del Monte è uno dei Borghi più Belli d’Italia, un luogo che si lascia scoprire passo dopo passo, senza fretta, tra emozione e meraviglia.

Le sue origini si perdono nella leggenda. Si narra che fu fondato da popolazioni in fuga dalle invasioni barbariche, e che nacque da una “Città delle Tre Corone”, antico insediamento vestino di cui restano tracce sul Colle della Battaglia. L’abitato medievale si sviluppò attorno al Ricetto, il nucleo fortificato che ancora oggi conserva intatto il fascino di un tempo: vicoli coperti da sporti in pietra, passaggi segreti, archi e torri che raccontano secoli di difesa e orgoglio.

Il paese, che per secoli visse di pastorizia e transumanza, è oggi un museo diffuso della cultura montana abruzzese. Le piane di Fonte Vetica e di Campo Imperatore, un tempo vie di greggi e di mercati, sono oggi scenari di silenzi profondi e paesaggi mozzafiato, dove la natura domina sovrana.

Ogni pietra, ogni casa, ogni volto a Castel del Monte parla di una storia d’amore antica tra l’uomo e la montagna. Un legame che ancora si rinnova nelle feste popolari, nei riti arcaici e nella sapienza delle mani che intrecciano la lana o impastano il pane.
Chi arriva qui non è un semplice visitatore: è un viaggiatore accolto dal borgo, un testimone della sua bellezza sospesa nel tempo.