Nel cuore della Piana di Navelli, a 836 metri d’altitudine, sorge Caporciano, un borgo che sembra sospeso nel tempo, dove le pietre raccontano leggende di monaci, cavalieri e pastori. Qui il silenzio ha voce, e ogni angolo parla dell’Abruzzo più autentico, quello che conserva le sue radici con discrezione e orgoglio.
Piccolo e raccolto, Caporciano domina la valle con la sua eleganza sobria, fatta di architetture medievali, antiche chiese e paesaggi che invitano alla contemplazione. Insieme alla vicina Bominaco, forma un luogo magico dove arte e spiritualità si intrecciano, lasciando al visitatore la sensazione di camminare in un racconto che attraversa i secoli.
Bominaco, la sua frazione più celebre, custodisce tesori d’inestimabile valore: l’Oratorio di San Pellegrino, gioiello del XIII secolo, con affreschi che trasformano le sue pareti in un viaggio mistico tra le storie di Cristo e di Maria. A pochi passi, la chiesa di Santa Maria Assunta, parte dell’antico monastero benedettino di “Momenaco”, emana un fascino solenne, semplice e potente allo stesso tempo.
Poco più in alto, il Castello di Bominaco, con la sua torre cilindrica che domina la valle, ricorda i secoli di guerre, conquiste e rinascite. Dalle sue mura, lo sguardo abbraccia l’intera Piana di Navelli, un panorama che sembra uscito da un affresco antico.
A Caporciano, il tempo si muove piano. Passeggiando tra le sue vie si incontrano la chiesa di San Pietro, con i suoi affreschi cinquecenteschi, e la chiesa di Santa Maria de’ Centurelli, posta lungo l’antico Tratturo L’Aquila–Foggia, dove un tempo transitavano greggi e pellegrini.
È un luogo di passaggio e di sosta, dove l’anima trova spazio per respirare.
Oggi Caporciano è un borgo che accoglie chi cerca autenticità, arte e silenzio. Un rifugio per viaggiatori attenti, dove ogni pietra racconta, ogni affresco sussurra, ogni panorama invita a restare un po’ di più.